NOVALIA


Quella dei Novalia è una storia lunga, cominciata in un giorno speciale, il 1° maggio del 1985.

E' festa e in un casale di Cardito, una sperduta località vicino a Rieti, nascono i Novalia. Stefano Saletti e Raffaello Simeoni e una serie di musicisti che poi hanno abbandonato la formazione, cominciano un percorso comune che li porterà a rappresentare negli anni un esempio di possibile contaminazione tra cultura popolare, ricerca etnica e sonorità elettroniche. Definire i Novalia. già Neogrigio. una realtà locale è decisamente riduttivo. Questo gruppo nato a Rieti, ha contribuito a cambiare il volto della musica italiana dell'epoca. Di particolare interesse sono anche gli anni seguiti allo scioglimento della band , grazie al percorso artistico di Raffaello Simeoni e di Stefano Saletti . Di recente, il gruppo ha proposto un'emozionante reunion. 

REUNION NOVALIA- LIVE- RIETI TEATRO FLAVIO VESPASIANO 08.12.2013

(PARTECIPAZIONE SPECALE ALLA BATTERIA CARLO FERRETTI)






            DISCOGRAFIA ESSENZIALE



            VIDEO



SUONO 

"…un bellissimo Ep di soli quattro brani, ma di valore assoluto. Musica ricca di cultura, di passato, di deliziose sonorità, velate da un persistente umore malinconico. Sulla strada del formidabile recupero etnico che si sta operando in questi anni in Italia, i Novalia percorrono le trame del folklore dell'Alto Lazio, utilizzando i dialetti della loro zona per raccontare di intense storie d'amore e della passione per la vita. Senti quasi il sapore del vento che passa per queste valli, terre difficili, da sempre regno di pastori e di popoli ostici. Senti il sapore di una tradizione tramandata per generazioni, racconti di amori disperati, di dimostrazioni d'amicizia dall'alto valore umano. Ma in Griot entra in gioco anche l'amore della band per l'etnica mondiale, per la world music, con un suono che va ad abbracciare la musica africana (i griot del titolo sono i cantastorie senegalesi), utilizzando darbouka e udu".

Raffaello Simeoni e Stefano Saletti


       RECENSIONI


MUCCHIO SELVAGGIO

Federico Guglielmi

"…queste canzoni sono indice di una personalità magnetica e una capacità non comune di amalgamare stimoli sonori diversi; estremamente significativa, a tale proposito, la scelta del quintetto di contaminare il proprio rock con esecuzioni acustiche (violino, sax, flauto, percussioni) ricche di fascino e forza espressiva. Il risultato è una musica di grande bellezza, intensa e austera oltre che valorizzata da un'ottima registrazione. Difficile dunque non tributare un sincero elogio ai Novalia, che non mancheranno sicuramente di inserirsi fra i nomi che contano del "nuovo rock" italico". 


ROCKERILLA

Alba Solaro

"… il risultato sono quattro brani di musica tesa, dinamica, vibrante ed al contempo, lirica, fortemente melodica. I Novalia sono decisamente partiti con il piede giusto e dimostrano una propria personalità capace anche di inserire momenti di originalità". 

 

ROCKSTAR

Fabrizio Massignani

I Novalia si calano completamente nel recupero delle sonorità della loro zona: la provincia reatina a ridosso dell'Appennino. Folklore dell'alto Lazio cantato in dialetto sabino e amatriciano, ma anche l'amore per l'etnica in un suono che abbraccia la musica africana (i griot sono i cantastorie senegalesi) con l'utilizzo di darbouka e udu. Quattro brani dal forte sapore mediterraneo, romantici e drammatici allo stesso tempo. Canti di amore e morte colmi di passione per non smettere di sentire il calore della vita sotto le cime di questi aspri monti. 

 

 

REPUBBLICA-MUSICA

Nino Marchesano

L'ipnotico ritmo del dub e l'originale dialetto dell'Alto Lazio (reatino, cicolano, sabino) si fondono nel nuovo lavoro deiNovalia, originari di Rieti e cresciuti con l'idea di salvaguardare la tradizione popolare, senza però dimenticare di associarla alle nuove sonorità elettroniche. Il disco contiene soltanto quattro brani: quanto basta però per restituire sensa a una cultura a lungo dimenticata e per farsi un'idea della sorprendente energia comunicativa racchiusa nei temi della narrativa popolare. Dall'affascinante ed intensa melodia del brano d'apertura,"Ebla", alle contaminazioni etno-dub di "Spara lontanu", il disco è un omaggio non solo ai griot africani ma anche a quanti nel mondo continuano a raccontare storie di povertà e di rabbia sociale. 

 

 



ROCKERILLA 

Elio Bussolino

Un approccio affatto libero e cosmopolita alla tradizione mostrano di avere i reatini Novalia. A dispetto della brevità del suo programma, "Griot" abbraccia infatti melodie folk e ritmi reggae, arie mediorientali e africane e figure rock in una equilibrata miscela di suoni elettrici e acustici di ottima fattura, fornendo un'ulteriore e tangibile prova dell'effettiva artificiosità degli steccati eretti fra musica di schietta matrice popolare e musica contemporanea. Gode già di un'accellente reputazione internazionale questo quartetto dell'Alto Lazio e questo disco dimostra senza alcuna possibilità di dubbio che gli encomi guadagnati presso la stampa estera non sono affatto esagerati.